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FM104 Teologia morale religiosa e sacramentale (T-PRA/04)

Le virtù della religione

-  Prof. Don Roberto Caria  – 3 ore / 5 ects

Il corso intende proporre una riflessione sulla religione dal punto di vista teologico-morale, come virtù annessa alla giustizia. In quest’ottica, la religione è la “virtù che dispone l’uomo a dare a Dio il culto a lui dovuto”, nella consapevolezza che il “dovuto” non produrrà mai quella perfetta uguaglianza, il fine che la virtù della giustizia vuole raggiungere. Per l’oggetto che tale virtù persegue (“il giusto culto dovuto a Dio”), essa si colloca per importanza immediatamente dopo le virtù teologali e può essere considerata anche come una conseguenza della prudenza (recta ratio agibilium). Accanto alle virtù saranno analizzati anche i vizi contrari alla religione, in particolare: superstizione, divinazione, idolatria, sacriliegi, simonia.

Bibliografia: S. Agostino, De Doctrina Christiana; De vera religione; S. Tommaso, Summa Theologiæ, II-II, qq. 80-100; J. Locke, Ragionevolezza del cristianesimo; I. Kant, La religione nei limiti della ragione. Le edizioni dei testi citati saranno suggerite durante le lezioni. Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti, Città del Vaticano 2002.